Banconote fuori corso: ecco quali perdono valore ufficialmente

Quale potrebbe essere una fondamentale differenza da riscontrare confrontando la Lira con l’Euro? A primo impatto, una risposta sensata potrebbe essere quella riferita alle differenze in termine di colorazione, dimensioni, raffigurazioni sulle due facce di banconote e monete. Ma non è quello a cui si fa riferimento in questo caso…

In effetti, la differenza fondamentale che intercorre tra il vecchio conio, la Lira, e la valuta corrente d’Italia e degli altri paesi appartenenti all’Unione Europea è proprio questa, ovvero il fatto che le Lire sono ormai obsolete, ovvero sono fuori corso, essendo state sostituite, nell’anno 2002, proprio dall’Euro, attuale moneta corrente.

Nel presente articolo, l’argomento principale è rappresentato proprio dalle banconote e dalle monete che hanno cessato di fungere da valuta di uno stato e che quindi non possono più essere impiegate per effettuare pagamenti o altre operazioni finanziarie. Si parla in questo caso di banconote fuori corso. Prosegui la lettura per scoprirne di più!

Cosa significa “banconota fuori corso”?

Con il termine “banconota fuori corso”, come già accennato nei paragrafi relativi all’introduzione del presente articolo, si intende quella condizione in cui una banconota, ormai obsoleta, ha perso il proprio valore legale e non può più, quindi, essere impiegata come mezzo di pagamento. In altri termini, non rappresenta più la valuta di uno stato.

Questa condizione può verificarsi in vari casi: un esempio è rappresentato dal ritiro dalla circolazione da parte della banca centrale di un solo taglio o una specifica serie di banconota o moneta, con differenti obiettivi. In questo caso, quindi, la valuta rimane la stessa ma solo uno specifico taglio viene modificato o sostituito.

Nel caso della Lira, nell’anno 2002, invece, il ritiro da parte della Banca Centrale ha riguardato non solo un taglio o una particolare tipologia di banconota o moneta, ma tutti i tagli e tutte le tipologie. Rendendo, di fatto, la Lira una valuta non più utilizzabile come mezzo di pagamento ma sono come pezzo da collezione.

Alcune caratteristiche delle banconote fuori corso

Quando una banconota o, in altri casi, un’intera valute viene dichiarata fuori corso, quindi, non potrà essere impiegata come mezzo di pagamento, perdendo, di fatto, il proprio valore legale. Nei prossimi paragrafi cercheremo di approfondire la questione spiegando nel dettaglio le caratteristiche delle banconote fuori corso. Prosegui adesso con la lettura!

Come già accennato, la prima caratteristica delle banconote fuori corso è la non possibile utilizzazione nelle varie transazioni finanziarie, di conseguenza non possono essere accettate nei negozi. Inoltre, nei tempi immediatamente successivi al ritiro dalla circolazione, solitamente, la banca centrale fornisce un periodo di tempo utile per convertire le banconote fuori corso.

In questo modo, si assicura ai cittadini di non perdere il relativo valore, potendo ottenere esemplari appartenenti alla nuova valuta o, più in particolare, nei nuovi tagli. Infine, non da tralasciare è il nuovo valore che le banconote fuori corso possono assumere in ambito collezionistico. Si parla di valore numismatico.

Le banconote fuori corso: alcuni esempi

Di seguito, nei paragrafi successivi, sono trattate alcune tipologie di banconote ormai fuori corso, provenienti da svariati paesi di tutto il mondo. Il primo esempio, in assoluto, che maggiormente ci riguarda è la Lira che, come abbiamo detto all’inizio del presente articolo, rappresenta la vecchia valuta italiana, andata fuori corso nel 2002.

Allontanandoci dai confini italiani, alcuni esempi di banconote fuori corso sono rappresentate dal Franco, vecchia valuta dello stato francese, anch’esso, come la Lira, soppiantato dall’Euro nei primi anni del nuovo millennio. Un altro stato appartenente attualmente all’Unione Europea, è la Germania, che, quindi, ha visto nel 2002 la sostituzione del Marco con l’Euro.

Gli esempi appena fatti, riguardano intere valute ormai diventate obsolete. Tuttavia è possibile fare un esempio riguardante alcuno tagli di valute tutt’ora di valore legale, come, appunto l’Euro: le prime sere di banconote di Euro, introdotte nel corso dell’anno 2002, sono state sostituite con nuove banconote, migliorate in termini di sicurezza.

Un breve riassunto

In conclusione, le banconote fuori corso rappresentano quei tagli o quelle intere valute che hanno perso il proprio valore legale, essendo state ritirate dalla Banca Centrale dalla circolazione, e, quindi, che non possono essere impiegate come mezzo di pagamento. Il valore che assumono queste monete è detto valore numismatico, ovvero relativo al collezionismo.

Il ritiro dalla circolazione può riguardare un’unica serie o un unico taglio di banconota, come è successo recentemente con l’Euro (sono state tolte dalla circolazione alcune banconote, successivamente sostituite con altre caratterizzate da maggiore sicurezza) o intere valute come è successo nel 2002 in molti stati appartenenti all’Unione Europea, Italia compresa.

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